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Editoriale#14

Questo numero di Cartello è interamente dedicato al SOGNO in psicoanalisi. Il cartello è un sogno di Lacan oppure è la sua interpretazione in atto di un trattamento possibile degli effetti di gruppo? Noi optiamo per questa seconda lettura…

Fare nodo

Il lavoro del cartello è alla base della nostra Scuola, il dispositivo inventato da Lacan nell’atto di fondazione1 è conosciuto: Quattro (tre o cinque) persone si mettono insieme all’insegna di un argomento, PIU’ UNA che ha una funzione.

L’impossibile a dire dell’ombelico, la possibilità di parola nel Cartello

La scelta di prendere parte per la prima volta a un lavoro di Cartello fornisce – lo scrivo ovviamente a partire dalla mia posizione – una possibilità per uscire (non del tutto) dalla solitudine che si può vivere nel proprio rapporto con lo studio dei testi ed il sapere che c’è in gioco.

Usi del cartello e Scilicet Il sogno

Il cartello, strumento e organo di base della Scuola di Lacan, rientra in quello che Jacques-Alain Miller ha chiamato il Piano Lacan e che vedeva i membri della sua Scuola operare in cartelli “per la realizzazione di un lavoro”.

Leggere Scilicet

Nel leggere un testo Lacan ci insegna che non solo è importante addentrarsi nelle fibre di esso, ma che lo stesso testo ci indica qualcosa già a partire dalla struttura stessa su cui si sorregge e che lo compone: