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Editoriale#8
Ai tempi del Coronavirus e del “distanziamento sociale” che ne deriva, segnaliamo con piacere che i cartelli in Italia, anche se non sono molti, continuano a lavorare, anche a distanza. I

Il lavoro al tempo del COVID 19?
La malattia da Coronavirus (COVID 19) ha rotto il senso di controllo e di ordine che, apparentemente, regnava all’interno delle istituzioni sanitarie. Non si tratta di un’emergenza, come un terremoto, di grande impatto ma di breve durata, questo problema è di forte impatto ma di durata indefinita.

Perché il trauma è urgente?
Nell’annunciare il tema del convegno, ¡Urgent!, B. Seynhaeve afferma che “ciò che è urgente può essere affrontato da diverse angolazioni. Può essere visto dal punto di vista del trauma”.

Intorno all’urgenza come buco – Come possiamo attendere? – e la connessione con la passe
Durante il suo corso “Il parlessere e la passe“2, Miller ha indicato che Lacan ha provato una crescente urgenza di fornire una dottrina sulla fine dell’analisi. Intendo questa urgenza in relazione all’Altro che lo richiede da lui e questo è quello che lo spinge a farlo.

Il cartello come indicatore della salute di una Scuola
“Dati, dati, dati”, sono questi gli elementi sui quali, ultimamente e non solo, si basano le decisioni per affrontare qualsiasi fenomeno: dall’ingegneria alla matematica, dalla sanità alla politica.

Il cartello non senza l’analisi
I cartelli non esistevano nella Buenos Aires della fine degli anni ’80, quando avevo cominciato a formarmi nella psicoanalisi.