Editoriale#23
Questo numero di Cartello comincia con il mio intervento all’Assembea/Conversazione che la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo freudiano
Questo numero di Cartello comincia con il mio intervento all’Assembea/Conversazione che la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo freudiano
Quest’anno il lavoro nei cartelli ha assunto dentro la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, mi pare, il posto che più gli compete, secondo quelle che sono state le indicazioni di Lacan nel suo Atto di fondazione: è stato cioè un lavoro di Scuola
Incordonatura, è un termine che traduce il francese epissure, usato da Lacan nella quarta lezione del Seminario XXIII. È quell’operazione che permette di prendere una corda e renderla un anello di corda, unendone gli estremi senza soluzione di continuità.
La bellezza è qualcosa che chiunque è sicuro di saper riconoscere quando la vede ed è un argomento di cui si discute volentieri con gran disinvoltura.
Con naturalezza i componenti del cartello all’arrivo del virus hanno virato verso il tema dello stress lavoro correlato degli operatori sanitari durante la pandemia. La fatica che ha portato con sé questo evento, la difficoltà nel pensarlo, nel concettualizzare e infine nel tentare di rispondere con una soluzione al marasma.