Editoriale #31

Il 20 febbraio scorso, a Rimini, durante la Giornata Questione di Scuola, i lavori prodotti in cartello hanno interpretato la Scuola: la fretta (del lampo) e la contingenza dell’incontro, hanno infatti prodotto lavori leggeri, condivisi e precipitati.

Desiderio di lavorare?

Sono partito dal testo di Judith Miller trovato in una ricerca online sulla funzione della biblioteca e quindi del testo nella trasmissione della psicoanalisi.

Non c’è garanzia nella formazione analitica

Lacan nel suo intervento Sull’esperienza delle passe afferma che “non c’è formazione analitica” [2]. L’analisi ha a che fare con l’esperienza, ma tale esperienza non è didattica, o meglio non garantisce nulla di sicuro nella formazione dell’analista.

Trasmettere ciò che non si può insegnare, ovvero: Il maestro ignorante

Come un colpo di fulmine, appena ricevuto l’invito per il cartello-lampo, mi sono venuti in mente due spunti. Il primo, un ricordo lontano di quando frequentavo l’università in Argentina per l’insegnamento della psicologia: un mio professore di didattica che dalla sua cattedra ci diceva che il docente è un artista senza un mestiere definito, il secondo, una citazione di Freud che lessi in quegli anni: “Tanto quel che sai di meglio non puoi dirlo ai tuoi alunni”.