Cartello di aprile vi propone altri due contributi presentati durante la serata della Segreteria Milanese della SLP dedicata al non-tutto e intitolata: “Il non-tutto: la psicoanalisi, la Scuola e il cartello”.
Nel suo testo, Eva Bocchiola, dopo aver introdotto il non-tutto a partire da alcuni Seminari di Lacan lavorati in cartello, sottolinea che anche nella Scuola “vige la logica dell’uno per uno e del non tutto” e che, come indica J.-A. Miller, “questa serie dove ognuno è un’eccezione, consente una riunificazione in uno stile inedito, ci si riaggrega al di là dell’Edipo, fuori dalla logica totalitaria”.
Aurora Mastroleo affronta, invece, il non-tutto a livello della clinica: il pas-tout è “uno strumento clinico che consente di concepire il sintomo e dunque di ascoltare il discorso dei pazienti da una diversa prospettiva”. La clinica del non-tutto coincide con la clinica del parlessere. “Il non tutto”, scrive infatti la collega, “consente di accogliere i soggetti contemporanei nella loro particolarità, superando l’Universale contro la clinica dell’ideologia.”
Per finire, pubblichiamo la seconda parte del testo (la prima parte è stata pubblicata in Cartello n. 19) di Amelia Barbui,che presenta il cartello – “uno strumento di lavoro flessibile, mobile, efficace e di breve durata” – come un’esperienza, voluta da Lacan, che permette di “esercitarsi con il non-tutto”.
Vi invitiamo a creare cartelli e cartelli-lampo (della durata massima di 3 mesi), anche online, per lavorare sui temi scelti per i prossimi appuntamenti di Scuola: “Il reale del sesso” (SLP), “Volere un figlio” (PIPOL) e “La donna non esiste” (AMP)
Cartello darà spazio ai vostri elaborati!
Buona lettura!
Adele Succetti
Delegata nazionale ai cartelli