Nonostante le incertezze che la situazione creata dal virus ancora ci impone, riprendiamo la pubblicazione mensile di Cartello, nella speranza che i suoi effetti di vitalità, apertura e di desiderio continuino a rilanciare il lavoro di ciascuno nella e per la Scuola di Lacan in Italia.
In questo numero Alfonso Leo riflette, a partire dalla sua esperienza di un cartello sulla moda e la psicoanalisi, sugli effetti della pandemia nel mondo della moda: “Il Covid-19 ha dato un’accelerazione alla corrente di pensiero di chi, già da tempo, suggeriva la strada della sostenibilità e il ridimensionamento di produzione e distribuzione, soprattutto con un’ottica green”. Ora più che mai, anche nel mondo della moda, “conta il significante dell’arricchimento dato dallo storytelling, l’abito, in sé, conta sempre meno”. L’oggetto, anche se di alta moda, conta per la storia significante che gli dà un senso, altrimenti resta un semplice manichino.
Il secondo testo è una breve intervista che la rivista Quatrosmasuno ha fatto a Miquel Bassols in relazione all’iniziativa della Scuola argentina di coinvolgere i suoi nuovi membri in un lavoro che segue la logica del cartello. Secondo Bassols, si tratta della “miglior maniera di ricevere un nuovo membro, di causare con il suo lavoro nel cartello un’esperienza di Scuola così come Lacan l’aveva pensata”. Si entra nella Scuola, dice infatti Bassols, “chiamando dall’interno, chiamando alla sua porta da una partecipazione effettiva in un cartello”, in cui ognuno si identifica non a un ideale – come sarebbe nel gruppo – ma a ciò che decompleta il gruppo, ovvero ciò che è più singolare e irripetibile.
Da ultimo pubblichiamo un breve testo di Carlo Viganò, in cui l’autore fa un’interessante distinzione fra “cartello-Graal e cartello-poeta”.
Vi invitiamo a creare cartelli e cartelli-lampo (della durata massima di 3 mesi), anche online, per lavorare sui temi che la Scuola ha messo al lavoro: “La pratica analitica e il suo orientamento lacaniano” e “Il sogno”.
Cartello darà spazio ai vostri elaborati!
Buona lettura!
Adele Succetti
Delegata nazionale ai cartelli